ANNO 25 n° 88
Gianlorenzo verso tre rinvii a giudizio
Fissate per il 18 giugno le udienze preliminari di tre inchieste in cui è coinvolto

VITERBO – Si annuncia un'estate al calor bianco per Paolo Gianlorenzo, il giornalista viterbese coinvolto in una lunga serie vicende giudiziarie. Il prossimo diciotto giugno, infatti, si svolgeranno le udienze preliminari di tre inchieste che lo vedono indagato: la falsificazione e la diffusione delle fatture emesse dall'ex consigliere regionale Francesco Battistoni; la tentata estorsione e la corruzione in concorso con l'ex assessore regionale all'Agricoltura Angela Birindelli; l'estorsione in concorso con Samuele De Santis e la violenza privata ai danni della moglie di Battistoni (reato, quest'ultimo, per il quale finì in carcere). In tutti e tre i casi, la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio di Gianlorenzo e degli altri indagati. Se le richieste fossero accolte dal giudice per l'udienza preliminare, l'ex direttore dei quotidiani Il nuovo Viterbo Oggi e l’Opinione di Viterbo, entrambi chiusi, si troverà ad affrontare contemporaneamente tre processi.

 

Nel caso del dossier sulle fatture gonfiate o del tutto false, Gianlorenzo è indagato per diffamazione a mezzo stampa in danno di Battistoni e della sua segretaria Erica Antonelli. Tra le fatture taroccate pubblicate su un sito web diretto da Gianlorenzo, c’era quella di una camera d’albergo prenotata a nome dello stesso Battistoni e della sua collaboratrice. Inoltre ha pubblicato due articoli, come scrive la Procura della Repubblica nella richiesta di rinvio a giudizio, ''gravemente diffamatori nei confronti di Battistoni e della Antonelli. In uno, in particolare, mediante un complesso sistematico di proposizioni, alludeva implicitamente e sarcasticamente a una loro relazione sentimentale''. Nello stesso procedimento è indagato Franco Fiorito, ''er Batman'' di Anagni, ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio durante la presidenza Polverini, già condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione per aver saccheggiato i fondi del suo gruppo alla Pisana. Fiorito è accusato di aver contraffatto o fatto contraffare le fatture depositate da Battistoni per ottenere i rimborsi spese, nonché di aver indirettamente incolpato della falsificazione l’onorevole Vincenzo Piso, segretario regionale del Pdl, e la sua segreteria Maria Ludovica Nasonte.

 

Per quanto riguarda la tentata estorsione e la corruzione in concorso con l’ex assessore regionale Angela Birindelli, Gianlorenzo e la sua collaboratrice Viviana Tartaglini sono accusati di aver orchestrato una violenta campagna stampa contro il consigliere regionale Battistoni, nemico giurato dell’assessore Birindelli, ottenendo in cambio da quest’ultima inserzioni pubblicitarie per 18mila euro su L’Opinione di Viterbo. Somma che peraltro non ha mai pagato. Gli indagati in questo procedimento penale, articolato in due filoni, l’offensiva mediatica contro Battistoni e l’allestimento del padiglione Lazio al Vinitaly di Verona nel 2011 e nel 2012, sono molti così come i reati ipotizzati a loro carico: il direttore dell’assessorato all’Agricoltura Roberto Ottaviani, l'imprenditore Giuseppe Fiaschetti e l’ex commissario Arsial Erder Mazzocchi.

 

Infine, l'accusa di estorsione contestata a Gianlorenzo in concorso con l’avvocato Samuele De Santis. Estorsione che si sarebbe concretizzata attraverso “minacce implicite e larvate” per costringere Paolo Bianchini, allora assessore provinciale, a conferire al legale la delega per chiedere il certificato d’iscrizione nel registro delle notizie di reato. In particolare, avrebbero fatto credere a Bianchini che stava per essere coinvolto nell’inchiesta ''Genio e sregolatezza'', relativa a una serie di appalti pilotati. Analoga strategia l’avrebbero usata con Luigi Todaro, indagato nella medesima inchiesta. In questo caso, lo scopo era ottenere la difesa dello stesso Todaro. A cosa fatta, Gianlorenzo non avrebbe calcato la mano negli articoli che avrebbe scritto sugli sviluppi delle indagini.

 

Nel medesimo procedimento, il giornalista è indagato per violenza privata e minacce nei confronti della moglie dell’ex consigliere regionale Pdl Francesco Battistoni. In particolare, Gianlorenzo avrebbe impedito il passaggio alla donna, piazzandosi davanti a lei nella scuola in cui entrambi accompagnano i figli e le avrebbe sussurrato: ''Vedrai cosa ti succede…''

 

Il 18 giugno si saprà se gli elementi d’accusa raccolti nei confronti del giornalista sono tali da portare al suo rinvio a giudizio.




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