ANNO 25 n° 110
A rischio la carriera di Leo Bonucci
Il procuratore federale ha chiesto per il difensore una lunghissima squalifica
Oggi l'arringa difensiva dei legali della Juventus, decisi a una dura battaglia

VITERBO – E’ seriamente a rischio la carriera di Leonardo Bonucci, il difensore centrale della Juventus e della Nazionale vice campione d’Europa. Se la commissione disciplinare della Figc dovesse accettare le richieste del procuratore Stefano Palazzi, il calciatore di Pianoscarano subirebbe uno stop di 3 anni e 6 mesi. Tornerebbe così sui campi da gioco nel febbraio 2016, a 29 anni (è nato il primo maggio 1987).

Nel frattempo, però, uscirebbe dal giro del grande calcio e della Nazionale, cui è approdato grazie a un talento già dimostrato quando militava nel settore giovanile della Viterbese.

Scoperto dai talent scout dell’Inter Bonucci compie il grande salto da Viterbo a Milano nel 2005. Con le giovanili nerazzurre, tra il 2006 e il 2007 vince un campionato e una Coppa Italia. Poi viene spedito a Treviso a farsi le ossa. Nel 2007 passa al Treviso e da qui, nel gennaio 2009, va in prestito al Pisa, in Serie B, a “farsi le ossa”. Disputato 18 gare e segna un goal. Ma soprattutto, a Pisa incontra l’allenatore Giampiero Ventura che l’anno dopo, approdato sulla Panchina del Bari lo vuole a tutti i costi con sé. E sebbene Bonucci fosse stato ceduto a titolo definito al Genova, Ventura riesce a convincere i dirigenti del Bari a prenderlo in comproprietà lo lancia come titolare. Colleziona 38 presenze in serie A, quasi tutte ad alto livello. Tanto che viene notato dapprima dal Ct Marcello Lippi, che lo convoca in Nazionale, poi dalla Juventus che, il primo luglio 2010 lo ingaggia con un contratto quinquennale, pagando il suo cartellino 15,5 milioni di euro. E in bianconero arriva la consacrazione come uno dei più forti centrali d’Europa.

Dopo anni di escalation, ieri per Bonucci è arrivata la giornata orribilis: 3 anni e 6 mesi di squalifica, ha invocato per lui il procuratore Palazzi. Dopo la requisitoria, il presidente della commissione disciplinare Sergio Artico ha chiuso la prima udienza del processo al calcio scommesse. Si riprenderà questa mattina, alle 9,30, con le arringhe difensive dei legali di Bonucci e del suo compagno di squadra Simone Pepe, per il quale è stato chiesto un anno di squalifica per omessa denuncia. Bonucci è invece accusato d’illecito sportivo per aver partecipato alle presunta combine della partita Udinese-Bari del maggio 2010, finita 3-3. Dietro ci sarebbe stato un giro di scommesse milionarie con puntate sul pareggio con over, cioè con più di tre reti segnate.

Accusa che Bonucci ha sempre respinto con decisione. Per salvare il suo futuro, però, ora dovrà convincere i giudici della commissione disciplinare.

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